COSÌ FAN TUTTE
Dramma giocoso in due atti
Libretto Lorenzo Da Ponte
Musica Wolfgang Amadeus Mozart
Personaggi e interpreti
Fiordiligi Maria Mudryak
Dorabella Lilly Jørstad
Guglielmo Jiri Rajnis
Ferrando Antonio Mandrillo
Despina Francesca Cucuzza
Don Alfonso Emanuele Cordaro
Maestro Concertatore e Direttore d’orchestra Aldo Sisillo
Regia Stefano Vizioli
Scene Milo Manara realizzate da Benito Leonori
Costumi Milo Manara realizzati da Roberta Fratini
Luci Nevio Cavina
Maestro al cembalo Riccardo Mascia
Assistente alla regia Pierluigi Vanelli
Assistente direttore d’orchestra Gianluca Piombo
ORT – Orchestra della Toscana
Coro Arché diretto da Marco Bargagna
Nuova Produzione e Allestimento
Coproduzione Teatro di Pisa, Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre of Eurométropole de Metz
Quest’opera della trilogia mozartiana entra nel “repertorio” del Teatro di Pisa come titolo conclusivo della Stagione 1983 e con un cast di grandi interpreti, tra i quali Rolando Panerai nel ruolo di Don Alfonso. L’ultima rappresentazione avviene il 27 e 29 ottobre del 2006.
Così fan tutte ossia La scuola degli amanti è la terza e ultima delle tre opere buffe che Wolfgang Amadeus Mozart scrive su libretto di Lorenzo Da Ponte e u commissione dell’imperatore Giuseppe II.
Ambientato in Italia, in una Napoli di fine XVII secolo, questo dramma giocoso in due a tti tratta di e quivoci, inganni, amore e di fedeltà. I due ufficiali Guglielmo e Ferrando vanno vantandosi della fedeltà delle loro fidanzate, le sorelle Fiordiligi e Dorabella, polemizzando per questo con Don Alfonso loro amico e vecchio filosofo.
Questi li convince ad accettare una scommessa per dimostrare la propria tesi. Così i due ufficiali fingono di dover partire per la guerra e alle due donne si presentano due nuovi pretendenti: in realtà sono i loro fidanzati travestiti. Le due donne restano assai colpite dai corteggiatori al punto che si celebrano i m atrimoni con la cameriera Despina a far da notaio. Alla fine avviene l’agnizione e tutto si ricompone.